A Venezia, mi sono persa.

In questo soggiorno vicentino, che sta giungendo al termine ahimè, ho avuto la possibilità di visitare nuovamente Venezia. C’ero stata già tante volte, da turista o per andare alla Biennale di architettura. Questa volta, invece, ci sono andata senza uno scopo ben preciso, senza impegni o appuntamenti, senza fretta. 

A Venezia ho fatto la cosa più bella che si possa fare per scoprire la vera anima di una città. A Venezia, mi sono persa. 

Arrivati alla stazione di Santa Lucia, io e mio fratello, abbiamo deciso di farci guidare dall’istinto. Così, quasi per gioco, ci siamo diretti sempre nel verso opposto a quello scelto dal flusso dei turisti. Ci siamo persi nei sui sestieri, ammirando Palazzi Signorili e scorci mai visti. Abbiamo attraversato i suoi canali grazie ai ponti, ci siamo fermati nelle sue piazze, abbiamo assaporato attimi di vita quotidiani. 

Non so se sia stato per averla guardata con occhi differenti ma sta di fatto che questa volta Venezia mi è apparsa più umana. Tutte le altre volte mi aveva dato l’impressione di una “città cartolina”, bellissima ma nella quale non avrei voluto viverci. Questa volta è stato differente, tant’è vero che ho dato un’occhiata anche agli affitti. Complice la crisi, il tempo incerto, l’aver percorso strade parallele piuttosto che i percorsi principali, abbiamo avuto il piacere di vedere e sentire gente del posto più che turisti. Inoltre, ho notato anche un ribasso dei prezzi, più o meno tutti i settori, anche nella ristorazione. Prezzi da città sì, ma non proibitivi o spropositati.

Tempo fa vi avevo scritto che ci sono viaggi con mete precise, viaggi incerti e i viaggi dell’anima (leggi qui). Anche arrivare in una città, visitarla, scoprirla, viverla e sentirla per un po’ propria è un viaggio incredibile. L’Italia è piena di posti magnifici. Città come Venezia riescono a regalarci ogni volta qualcosa di nuovo e di speciale. Ogni emozione sarà custodita in queste foto di Venezia che spero vi siano piaciute.